La storia

               

Il Circolo abbraccia una zona molto vasta di un Comune che, territorialmente, è il settimo d’Italia (525 kmq). Il contesto in cui opera è quindi assai differenziato: dal centro storico alle periferie limitrofe alla città, dalle frazioni popolose e ricche di vita comunitaria alle zone di campagna più lontane e sperdute. Le situazioni familiari e conviviali dei bambini sono estremamente variegate: bambini molto seguiti con pomeriggi pieni di attività sportive e ricreative, bambini più isolati; gruppi che conducono una vita collettiva ricca, famiglie che vivono con meno rapporti comunitari; eugubini da generazioni, nuovi immigrati da paesi esteri o da realtà metropolitane. Un’ umanità varia e talvolta dispersa per cui la scuola diventa anche centro di aggregazione e di esperienza conviviale; un luogo dove conoscersi, anche per le famiglie, dove scambiarsi opinioni e favori, dove discutere e occuparsi del vivere collettivo, dove incontrare differenze, dove ricercare accordi. I servizi sociali, le associazioni culturali, ricreative e di volontariato collaborano con le istituzioni scolastiche nell'ambito della formazione, dell’orientamento e dell'integrazione sociale e scolastica degli alunni. La scuola opera quindi in una realtà di provincia con limitate prospettive sia culturali che materiali a causa delle difficoltà di collegamento con il territorio provinciale. Le strutture allo stato attuale presentano generalmente spazi limitati, nei quali è molto difficile svolgere attività laboratoriali al di fuori delle aule. Il miglioramento della connettività nei vari plessi e l'aumento delle dotazioni tecnologiche a disposizione di alunni e perdonale docente rende maggiormente possibile lo sfruttamento delle Nuove Tecnologie nella didattica. Le fonti di finanziamento della scuola sono costituite dalle risorse assegnate dal MIUR, dal contributo volontario delle famiglie per determinate attività (esperti esterni, viaggi di istruzione).